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Analisi Benchmark Competitivo ValdasoValley.it

Firmato da: Giuseppe Baldassarri
Sales & Account Manager | Destination Marketing | Travel Designer | TTO (Tailored Travel Organizer)
Sito web: ValdasoValley.it
Destinazione: Valdaso: Borghi tra Mare e Monti Sibillini


Il Viaggio del Seme: Una Metafora Territoriale

C'è un seme che cade nella terra bruna della Valdaso in autunno. Non sa ancora cosa diventerà, ma porta dentro di sé una memoria antica, scritta in una lingua che solo il terreno comprende. Quel seme aspetta, ascolta. Sente il freddo dell'inverno che lo protegge, il gelo che lo fortifica. Poi, quando la primavera scioglie la neve sui Sibillini, qualcosa si sveglia.

Il seme non cresce tutto in una volta. Prima una radice timida che cerca l'acqua, poi un germoglio che rompe la crosta terrosa, infine una pianta che impara a riconoscere il sole, il vento, la pioggia. Ogni fase è diversa: all'inizio è fragilità pura, poi diventa forza silenziosa, infine maturità che sa di dove viene e dove va.

Ma questo seme non cresce da solo. Cresce perché c'è una mano che ha preparato il terreno, un occhio che ha osservato le stagioni, un cuore che ha atteso il momento giusto. Cresce perché qualcuno ha immaginato non solo il raccolto, ma l'intero ciclo: dalla semina alla tavola, dal campo alla memoria, dal gesto alla storia.

Quando quel frutto arriverà nelle mani di chi lo assaggerà, porterà con sé tutto questo. Non sarà solo un sapore, ma un'esperienza completa: il profumo della terra dopo la pioggia, il colore dorato dei campi in estate, il calore di una cucina che racconta generazioni, la scoperta di un luogo che prima era solo un nome sulla mappa.

Questa è la Valdaso. Un territorio che, come quel seme, chiede di essere compreso nel suo intero ciclo vitale. Non basta mostrarla: bisogna farla sentire, toccare, assaporare, ricordare. Non basta raccontarla: bisogna accompagnare chi la scopre in ogni fase del suo viaggio, dal primo dubbio alla nostalgia del ritorno.


Introduzione al Progetto ValdasoValley.it

Il Territorio: Geografia dell'Anima

La Valle dell'Aso si distende come un corridoio privilegiato tra le province di Fermo e Ascoli Piceno, un paesaggio agrario che testimonia una sapienza antica. Il fiume Aso nasce tra il Monte Porche e la Cima del Prata a Montemonaco, percorre 63 chilometri e sfocia nell'Adriatico tra Pedaso e Altidona, creando un ambiente che cambia volto ad ogni stagione, con spiagge singolari che raccontano l'incontro tra terra e mare.

In primavera, i Sibillini ancora innevati fanno da sfondo a un paesaggio dai colori incantevoli: case coloniche, frutteti in fiore, vigneti e campi seminati disegnano geometrie di bellezza che sembrano quadri viventi. L'autunno veste la valle di giallo, ocra e marrone, una tavolozza che parla di raccolti e di ciclicità naturale. L'inverno imbianca dolcemente colline e monti, trasformando il paesaggio in un teatro di silenzio e contemplazione.

Questo territorio d'eccellenza conserva le caratteristiche distintive di un paesaggio agrario testimone di quella conoscenza antica che il poeta latino Virgilio riconosceva nei "Novalia culta" - i campi coltivati come espressione della civiltà umana in armonia con la natura.

La Valdaso non è solo una destinazione, ma un ritmo di vita da scoprire, passo dopo passo.

I Comuni della Valdaso

Il territorio comprende undici comuni che formano una costellazione di identità locali:

  • Altidona - Il belvedere sull'Adriatico
  • Campofilone - La patria dei maccheroncini
  • Carassai - Il borgo della ceramica
  • Montefiore dell'Aso - La terrazza sul mare
  • Monte Rinaldo - Il custode delle memorie romane
  • Monterubbiano - La città che guarda l'orizzonte
  • Moresco - Il castello dal profilo medievale
  • Ortezzano - La sentinella sulla vallata
  • Pedaso - La perla dell'Adriatico
  • Petritoli - Il borgo del vino e della cultura
  • Lapedona - Il balcone fiorito delle Marche

Oltre a questi, altri comuni si estendono lungo la valle del fiume Aso, creando una rete territoriale che chiede di essere compresa come sistema integrato, non come somma di parti separate.


Strategia di Sviluppo: DMO vs DMC

La Scelta del Modello Organizzativo

Per creare ValdasoValley.it è fondamentale comprendere la differenza tra due modelli di governance turistica:

DMO (Destination Management Organization)

Una DMO è un'organizzazione, spesso pubblica o a partecipazione mista pubblico-privata, focalizzata sulla promozione e sulla gestione strategica di una destinazione. Il suo ruolo include:

  • Coordinamento territoriale: allineare gli stakeholders locali (comuni, associazioni, operatori economici)
  • Marketing strategico: costruire e comunicare l'identità della destinazione
  • Sviluppo prodotto turistico: identificare e valorizzare asset territoriali
  • Monitoraggio e analisi: raccogliere dati, misurare impatti, adattare strategie
  • Advocacy: rappresentare gli interessi della destinazione presso istituzioni e investitori

La DMO non vende direttamente servizi turistici, ma crea le condizioni perché il territorio sia competitivo, riconoscibile e sostenibile.

DMC (Destination Management Company)

Una DMC è un'azienda privata che si occupa della gestione operativa dei servizi per i turisti. Il suo focus è sull'erogazione concreta di esperienze:

  • Progettazione di pacchetti turistici: tour, itinerari, esperienze tematiche
  • Vendita e prenotazione: intermediazione tra domanda e offerta
  • Gestione logistica: trasporti, guide, coordinamento operativo
  • Servizi su misura: personalizzazione per segmenti specifici (MICE, luxury, educational)
  • Customer service: assistenza diretta al viaggiatore

La DMC monetizza l'esperienza turistica attraverso la vendita di servizi e la creazione di valore per il cliente finale.

Il Modello Proposto per ValdasoValley.it

Per la Valdaso, considerando la frammentazione comunale e la necessità di costruire un'identità territoriale coerente, il primo passo strategico è la creazione di una DMO.

Questa DMO avrà il compito di:

  1. Definire l'identità narrativa della destinazione (posizionamento, valori, storytelling)
  2. Coordinare i comuni e gli attori economici in una visione condivisa
  3. Sviluppare prodotti turistici integrati che valorizzino l'intero sistema territoriale
  4. Costruire reputazione e visibilità attraverso strategie digitali e offline
  5. Creare le condizioni per successive iniziative imprenditoriali (inclusa una futura DMC)

La DMC potrà nascere successivamente, quando la destinazione avrà acquisito visibilità e domanda turistica sufficienti a sostenere un'attività commerciale dedicata.


Metodologia di Analisi: Approccio Critico alle Fonti

Prima di procedere con il benchmark competitivo, è fondamentale esplicitare il metodo di analisi adottato e le domande che guidano la valutazione critica delle informazioni.

Domande Guida per l'Analisi

Ogni informazione raccolta nei benchmark è stata vagliata attraverso quattro domande critiche:

  1. Chi l'ha scritta?
    Identificare l'autore, la sua competenza, il suo ruolo istituzionale o commerciale. Distinguere tra fonti istituzionali, operatori commerciali, osservatori indipendenti, recensioni di utenti.

  2. Su quali prove si basa?
    Verificare se le affermazioni sono supportate da dati quantitativi (statistiche, KPI, metriche), testimonianze qualitative, evidenze empiriche o solo da dichiarazioni autoreferenziali.

  3. Ci sono altri punti di vista?
    Cercare fonti alternative, comparare narrazioni diverse, individuare eventuali dissonanze tra comunicazione ufficiale e percezione degli utenti (es. recensioni, sentiment dei social media).

  4. Potrebbe esserci un interesse nascosto?
    Considerare possibili bias: interessi economici, agende politiche, motivazioni promozionali che possano influenzare la rappresentazione della realtà.

Questo approccio critico è essenziale per costruire una strategia fondata su una comprensione realistica, non idealizzata, del contesto competitivo.


Benchmark Competitivo: Destinazioni Simili

Per posizionare strategicamente ValdasoValley.it, è necessario analizzare destinazioni comparabili per caratteristiche territoriali, posizionamento e modello organizzativo.

I competitor sono stati selezionati secondo criteri di:

  • Similarità geografica: territori collinari tra mare e montagna
  • Vocazione turistica: mix di turismo culturale, enogastronomico, naturalistico
  • Dimensione territoriale: sistemi multi-comunali con identità da costruire o consolidare
  • Modello organizzativo: presenza di DMO, DMC o sistemi turistici integrati

1. Montefeltro (Marche-Emilia-Romagna)

Descrizione:
Il Montefeltro è un territorio storico a cavallo tra Marche (provincia di Pesaro-Urbino) e Romagna (provincia di Rimini), caratterizzato da borghi medievali, paesaggi collinari e un patrimonio rinascimentale legato alla dinastia dei Montefeltro.

Punti di forza:

  • Brand storico forte (Federico da Montefeltro, Urbino Patrimonio UNESCO)
  • Riconoscibilità internazionale
  • Rete di operatori consolidata
  • Prodotto enogastronomico distintivo (tartufo, formaggi, vini)

Criticità:

  • Frammentazione amministrativa tra due regioni
  • Predominanza di Urbino come destinazione singola rispetto al sistema territoriale
  • Difficoltà nel creare un'immagine coordinata

Modello organizzativo:
Presenza di consorzi turistici e GAL (Gruppi di Azione Locale), ma assenza di una DMO unitaria. Prevalgono iniziative comunali o sovra comunali su scala ridotta.

Insegnamento per Valdaso:
La forza di un brand storico può essere un vantaggio competitivo, ma richiede governance coordinata per evitare che una singola località (come Urbino) monopolizzi l'attenzione, lasciando in ombra il resto del sistema.


2. Val di Chiana (Toscana-Umbria)

Descrizione:
Valle storica tra Toscana e Umbria, nota per paesaggi agricoli, produzioni agroalimentari d'eccellenza (Chianina IGP, Vino Nobile di Montepulciano) e borghi medievali come Cortona, Montepulciano, Chiusi.

Punti di forza:

  • Posizionamento enogastronomico premium
  • Integrazione tra turismo culturale e rurale
  • Accessibilità (vicinanza a Firenze, Roma, autostrade)
  • Presenza di strutture ricettive di qualità (agriturismi, relais)

Criticità:

  • Competizione interna tra destinazioni famose (Cortona vs Montepulciano)
  • Pressione turistica elevata in alcuni periodi
  • Costi di soggiorno relativamente alti

Modello organizzativo:
Sistema misto con DMO provinciali (Strada del Vino Nobile, Strada della Valdichiana) e operatori privati strutturati. Forte presenza di consorzi di prodotto.

Insegnamento per Valdaso:
L'integrazione tra turismo e produzioni locali crea valore differenziante. La Valdaso può capitalizzare su prodotti come i maccheroncini di Campofilone e i vini locali per costruire un'identità esperienziale forte.


3. Langhe e Roero (Piemonte)

Descrizione:
Area vitivinicola del Piemonte meridionale, Patrimonio dell'UNESCO dal 2014, celebre per Barolo, Barbaresco, tartufo bianco d'Alba e paesaggi collinari coltivati a vigneto.

Punti di forza:

  • Riconoscimento UNESCO come leva di marketing globale
  • Brand enogastronomico di lusso
  • Eccellenza nell'ospitalità (ristoranti stellati, resort di alta gamma)
  • Fidelizzazione del turista nazionale e internazionale

Criticità:

  • Elevato costo del soggiorno (rischio di esclusione di segmenti di domanda)
  • Stagionalità concentrata su primavera, autunno e periodo del tartufo
  • Saturazione in alcune località (Alba, Barolo)

Modello organizzativo:
Ente Turismo Langhe Monferrato Roero (DMO regionale) in collaborazione con consorzi di tutela dei vini, GAL, associazioni di categoria. Presenza di DMC private specializzate in wine tourism.

Insegnamento per Valdaso:
Il riconoscimento dell'UNESCO è un acceleratore potente, ma non sufficiente. È necessario costruire un ecosistema di servizi che trasformi il riconoscimento in esperienza memorabile. La Valdaso può aspirare a un posizionamento "accessibile" rispetto a destinazioni premium come le Langhe.


4. Alta Murgia (Puglia)

Descrizione:
Territorio dell'entroterra pugliese, Parco Nazionale dal 2004, caratterizzato da paesaggi carsici, masserie storiche, tradizioni agropastorali e prossimità a Matera e ai Sassi.

Punti di forza:

  • Identità rurale autentica, meno turistica di altre aree pugliesi
  • Presenza di un Parco Nazionale (tutela e valorizzazione integrate)
  • Vicinanza a Matera (effetto traino)
  • Prodotto gastronomico identitario (pane di Altamura DOP, burrata)

Criticità:

  • Scarsa infrastruttura turistica (ricettività limitata)
  • Difficoltà di accessibilità (collegamenti pubblici carenti)
  • Bassa notorietà rispetto alla costa pugliese

Modello organizzativo:
Parco Nazionale dell'Alta Murgia come ente di governance ambientale e turistica, GAL, Strada del Pane e dell'Olio. Assenza di una DMO dedicata; coordinamento frammentato.

Insegnamento per Valdaso:
Un'identità territoriale forte può emergere anche senza infrastrutture turistiche mature, ma richiede una narrazione coerente e la capacità di trasformare vincoli (isolamento, lentezza) in valori (autenticità, esperienza immersiva).


5. Valle del Metauro (Marche)

Descrizione:
Valle marchigiana che si estende dalla costa adriatica (Fano) verso l'interno appenninico (Urbania, Mercatello sul Metauro), attraversando paesaggi collinari, borghi storici e produzioni artigianali.

Punti di forza:

  • Diversità paesaggistica (mare, collina, montagna)
  • Vicinanza a poli turistici consolidati (Pesaro, Urbino)
  • Prodotto culturale ricco (Fano romana, Urbania rinascimentale)
  • Accessibilità (SS3 Flaminia, superstrada)

Criticità:

  • Identità territoriale debole (percepita come "area di transito")
  • Competizione con destinazioni vicine più note
  • Frammentazione promozionale

Modello organizzativo:
Coordinamento limitato, prevalentemente comunale o di ambito turistico provinciale. Assenza di una DMO specifica per la valle.

Insegnamento per Valdaso:
La prossimità a destinazioni note può essere un'opportunità (effetto rete) o una minaccia (effetto ombra). È cruciale costruire una proposta distintiva che non si limiti a "spillover" da altre destinazioni, ma crei motivazioni autonome di visita.


Analisi SWOT Comparativa

Strengths (Punti di Forza)

ValdasoValley.it:

  • Diversità paesaggistica condensata in 63 km (mare, collina, montagna)
  • Patrimonio enogastronomico distintivo (maccheroncini di Campofilone, vini Piceni)
  • Borghi ben conservati con identità locali forti
  • Bassa pressione turistica (esperienza autentica)
  • Vicinanza a poli consolidati (Ascoli Piceno, Riviera Adriatica)

Competitor analizzati:

  • Montefeltro: brand storico, UNESCO (Urbino)
  • Val di Chiana: posizionamento premium, accessibilità
  • Langhe: riconoscimento UNESCO, eccellenza enogastronomica
  • Alta Murgia: Parco Nazionale, autenticità rurale
  • Valle Metauro: diversità paesaggistica, collegamenti

Weaknesses (Punti di Debolezza)

ValdasoValley.it:

  • Identità territoriale frammentata (11 comuni senza governance unitaria)
  • Bassa notorietà nazionale e internazionale
  • Infrastruttura turistica da sviluppare (ricettività, servizi, segnaletica)
  • Assenza di una DMO o DMC operative
  • Comunicazione digitale non coordinata

Competitor analizzati:

  • Montefeltro: frammentazione amministrativa (due regioni)
  • Alta Murgia: infrastrutture carenti, accessibilità limitata
  • Valle Metauro: identità debole, percezione di "area di transito"

Opportunities (Opportunità)

ValdasoValley.it:

  • Crescente domanda di turismo lento, esperienziale, di prossimità
  • Interesse per destinazioni "minori" autentiche, lontane da overtourism
  • Potenziale di candidatura UNESCO per paesaggi agrari storici
  • Sviluppo di prodotti turistici tematici (cicloturismo, cammini, wine&food)
  • Collaborazione con Parco Nazionale dei Monti Sibillini per prodotti integrati natura-cultura

Tendenze di mercato:

  • Crescita del turismo domestico post-pandemia
  • Valorizzazione dei borghi (PNRR, bandi regionali)
  • Digitalizzazione dell'offerta turistica (piattaforme, smart destination)

Threats (Minacce)

ValdasoValley.it:

  • Competizione con destinazioni marchigiane più note (Urbino, Riviera del Conero, Ascoli Piceno)
  • Rischio di marginalizzazione rispetto a poli turistici maggiori
  • Difficoltà nell'attrarre investimenti privati senza una domanda consolidata
  • Spopolamento e invecchiamento demografico delle aree interne
  • Eventi sismici e fragilità territoriale (Sibillini post-2016)

Competitor:

  • Langhe: saturazione, aumento dei costi, perdita di autenticità
  • Val di Chiana: competizione interna tra località

Posizionamento Strategico Proposto

Sulla base dell'analisi benchmark, si propone il seguente posizionamento per ValdasoValley.it:

Brand Positioning Statement

"Valdaso: il ritmo autentico delle Marche, dove il mare incontra i Sibillini e ogni stagione racconta una storia millenaria. Un territorio da vivere lentamente, assaporare profondamente, ricordare per sempre."

Key Differentiators

  1. Concentrazione paesaggistica: 63 km dal mare alla montagna
  2. Autenticità esperienziale: lontano dall'overtourism, vicino alla vita locale
  3. Patrimonio immateriale: tradizioni enogastronomiche vive (non musealizzate)
  4. Accessibilità emotiva: destinazione accogliente, non esclusiva né elitaria

Target Personas

Primari:

  • Slow travelers italiani (35-55 anni, coppia o piccoli gruppi, reddito medio-alto, cercano autenticità)
  • Food & wine lovers (40-65 anni, appassionati enogastronomia, disponibilità a spesa medio-alta per esperienze)
  • Cicloturisti e camminatori (30-60 anni, attivi, sensibili a sostenibilità e paesaggio)

Secondari:

  • Turisti balneari evoluti (famiglie, cercano esperienze integrate mare-entroterra)
  • Segmento MICE green (piccoli eventi aziendali, incentive, team building in contesti autentici)

Raccomandazioni Strategiche

1. Governance: Creare la DMO Valdaso

Azione prioritaria:
Costituire formalmente una DMO a partecipazione pubblico-privata che rappresenti i 11 comuni e gli operatori economici del territorio.

Struttura suggerita:

  • Assemblea dei soci (comuni, associazioni di categoria, operatori turistici)
  • Consiglio direttivo (rappresentanza equilibrata)
  • Management operativo (direttore, marketing manager, product manager)
  • Comitato scientifico (università, esperti di destination management)

Funzioni della DMO:

  • Elaborare e attuare il Piano Strategico di Sviluppo Turistico
  • Coordinare la comunicazione e il marketing territoriale
  • Sviluppare prodotti turistici integrati
  • Gestire il brand ValdasoValley.it
  • Monitorare flussi turistici e impatti economici, sociali, ambientali

2. Branding e Comunicazione: Costruire Identità Narrativa

Azioni:

  • Sviluppare lo storytelling territoriale: ogni stagione, ogni borgo, ogni prodotto come capitolo di una storia più grande
  • Creare asset visivi distintivi: fotografia, video, mappe emozionali che raccontino il territorio
  • Presidiare i canali digitali: sito web istituzionale, blog esperienziale, social media coordinati, newsletter
  • Attivare influencer e ambassador: coinvolgere creator e viaggiatori che incarnino i valori del brand

3. Prodotto Turistico: Progettare Esperienze Memorabili

Prodotti da sviluppare:

a) "Valdaso Slow": itinerari di turismo lento

  • Cammini tra borghi (percorsi tematici: arte, fede, natura)
  • Ciclovie panoramiche (integrazione con Ciclovia Adriatica)
  • Esperienze agro-pastorali (fattorie didattiche, adozione vigneti/oliveti)

b) "Valdaso Gourmet": esperienze enogastronomiche

  • Laboratori di pasta fresca con produttori di Campofilone
  • Degustazioni guidate nei vigneti con vista mare
  • Cene itineranti nei borghi (ogni portata in un luogo diverso)

c) "Valdaso Heritage": immersione culturale

  • Visite guidate tematiche (archeologia romana, architettura medievale, arte sacra)
  • Residenze artistiche e workshop con artigiani locali
  • Festival culturali stagionali (musica, teatro, letteratura)

d) "Valdaso Wellness": rigenerazione corpo-mente

  • Ritiri di yoga e meditazione in location suggestive
  • Percorsi benessere tra natura e cultura
  • Esperienze di forest bathing nei Sibillini

4. Infrastruttura e Servizi: Colmare i Gap

Investimenti necessari:

  • Migliorare segnaletica turistica (orientamento, interpretazione)
  • Potenziare ricettività diffusa (albergo diffuso, ospitalità rurale certificata)
  • Sviluppare servizi di mobilità sostenibile (bike sharing, shuttle elettrici)
  • Creare info-point fisici e digitali (app, realtà aumentata)

5. Networking e Partnership: Costruire Alleanze

Collaborazioni strategiche:

  • Parco Nazionale Monti Sibillini: prodotti integrati natura-cultura
  • Consorzi di tutela: vino, olio, maccheroncini (co-marketing)
  • Università: ricerca su sostenibilità turistica, monitoraggio impatti
  • DMO vicine: Piceno, Riviera Adriatica (effetto rete, non competizione)
  • Tour operator specializzati: incoming Italia, slow tourism, luxury rural

Indicatori di Successo (KPI)

Per monitorare l'efficacia della strategia, si propongono i seguenti indicatori:

KPI di Performance Turistica

  • Arrivi e presenze turistiche (variazione % annua)
  • Permanenza media (obiettivo: > 2,5 notti)
  • Spesa media pro capite (obiettivo: > €80/giorno)
  • Tasso di occupazione strutture ricettive (obiettivo: > 60% annuo)
  • Destagionalizzazione (distribuzione arrivi nei 12 mesi)

KPI di Marketing e Comunicazione

  • Traffico sito web ValdasoValley.it (utenti unici, tempo di permanenza, tasso di conversione)
  • Engagement social media (follower, interazioni, reach)
  • Sentiment online (recensioni, menzioni, reputazione)
  • Richieste di informazione (contatti, download materiali)

KPI di Prodotto e Servizio

  • Numero di esperienze turistiche attivate
  • Numero di operatori coinvolti in offerte integrate
  • Soddisfazione del turista (customer satisfaction survey)
  • Tasso di ritorno (% visitatori che tornano)

KPI di Sostenibilità

  • Impatto economico locale (% spesa turistica che resta nel territorio)
  • Coinvolgimento comunità locale (partecipazione eventi, percezione del turismo)
  • Certificazioni sostenibilità (operatori certificati, buone pratiche adottate)

Conclusioni: Dalla Semina al Raccolto

Come il seme che abbiamo immaginato all'inizio, ValdasoValley.it è un progetto che chiede tempo, cura, visione. Non si tratta di costruire una destinazione dall'oggi al domani, ma di accompagnare un territorio nel suo percorso di trasformazione, rispettando i suoi ritmi, valorizzando le sue radici, immaginando il suo futuro.

Il benchmark competitivo ci ha mostrato che esistono modelli di successo, ma anche che ogni territorio ha la sua unicità irripetibile. La Valdaso non deve imitare le Langhe, la Val di Chiana o il Montefeltro. Deve diventare pienamente se stessa: un luogo dove il tempo scorre diversamente, dove il paesaggio è ancora una narrazione vivente, dove l'accoglienza non è un servizio ma un modo di essere.

Il compito di Giuseppe Baldassarri e del team che lavorerà a questo progetto sarà quello del contadino sapiente: preparare il terreno, scegliere il seme giusto, aspettare con pazienza, intervenire con delicatezza, celebrare il raccolto con gratitudine.

E quando il primo viaggiatore tornerà a casa con negli occhi il tramonto sui Sibillini, nel cuore il calore di un borgo che l'ha accolto, nel palato il sapore di un piatto che racconta generazioni, allora sapremo che quel seme è diventato pianta, fiore, frutto.

La Valdaso è pronta a raccontarsi. Il mondo è pronto ad ascoltare.


Nota metodologica finale:
Questa analisi si basa su fonti pubbliche (siti web istituzionali, studi di settore, documenti di pianificazione turistica, report di osservatori regionali) e su una conoscenza diretta del contesto marchigiano. Le informazioni sui competitor sono state vagliate attraverso le quattro domande critiche esplicitate nella sezione metodologica. Eventuali approfondimenti specifici possono richiedere ricerche sul campo, interviste a stakeholder, analisi di dati primari non disponibili pubblicamente.